EuPR si dice favorevole, con qualche riserva, alla nuova direttiva sui rifiuti. Avviso ai riciclatori: pre-registrate tutte le sostanze immesse sul mercato.
EuPR, l’Associazione europea dei riciclatori di materie plastiche ha accolto favorevolmente la nuova direttiva europea sui rifiuti, che si pone l'obiettivo di aumentare sensibilmente il riciclaggio delle materie plastiche entro il 2020.
“La revisione della direttiva quadro europea sui rifiuti stabilisce una chiara gerarchia per il trattamento dei rifiuti nonché un target del 50% per il riciclaggio dei rifiuti domestici in plastica e chiede agli Stati membri di avviare programmi di raccolta differenziata per le materie plastiche - dichiara Bernard Merkx, Presidente di EuPR - Gli Stati membri devono cogliere l’occasione per agire immediatamente in tal senso in stretta collaborazione con l’industria del riciclaggio.”
“I responsabili politici europei hanno capito che gli Stati membri devono attivarsi per garantire l’esistenza di adeguate infrastrutture di gestione dei rifiuti che consentano di trattare i rifiuti in plastica - aggiunge Merkx - Nonostante il nostro disappunto su alcuni compromessi raggiunti, riteniamo che si sia compiuto un altro passo avanti".
Secondo l'Associazione europea, la definizione di riciclaggio delle materie plastiche può essere intesa in maniera sufficientemente ampia. "Purtroppo, diversamente da quanto auspicavamo, la definizione non si limita al riciclaggio meccanico; ma l’obiettivo generale finalizzato al riciclaggio delle materie plastiche contribuirà a rendere le nostre imprese fiduciose nel futuro e, per quanto il recupero energetico sia nettamente escluso dall’ambito della definizione, i riciclatori sono disposti a lavorare a stretto contatto con le autorità nazionali e regionali nonché con l’industria europea della plastica per garantire il raggiungimento degli obiettivi”, afferma il suo Presidente.
Entro il 2020 verranno immessi in commercio nei 27 stati membri 86 milioni di tonnellate di materie plastiche, di cui oltre il 30% finirà nel circuito dei rifiuti domestici. Si tratta di un volume ingente, pari a 26 milioni di tonnellate, delle quali almeno il 50% (cioè 13 milioni di tonnellate), dovrà essere avviato al riciclaggio. Ciò significa che per rispettare gli obiettivi non sarà sufficiente trattare solo le frazioni oggi recuperate, ad esempio le bottiglie di PET, ma bisognerà potenziare la raccolta delle poliolefine presenti nei rifiuti domestici.
Lo sforzo richiesto al comparto sarà rilevante, soprattutto considerato che oggi vengono riciclate solo 4,5 milioni di tonnellate di materiale plastico proveniente dal settore degli imballaggi.
Secondo EuPR, le modalità di raccolta e la qualità del materiale differenziato sono fondamentali e per questa ragione il comparto deve essere direttamente coinvolto nel dibattito.
Un'altra preoccupazione dei riciclatori è l’applicazione del regolamento REACH. Nei prossimi mesi EuPR organizzerà una serie di incontri volti a fornire assistenza e formazione ai riciclatori sulla pre-registrazione di tutte le sostanze eventualmente presenti nei materiali rigenerati e immessi in commercio. I primi due si terranno a Bruxelles il 29 luglio e il 28 agosto 2008. Altri incontri si terranno a livello locale.
EuPR raccomanda vivamente ai riciclatori di materie plastiche di pre-registrare tutte le sostanze in esse contenute entro il 1° dicembre 2008. La pre-registrazione, che è gratuita, è "la polizza assicurativa che consentirà alle aziende del settore di continuare a vendere i propri prodotti senza problemi".
Url : http://www.polimerica.it/modules.php?name=News&file;=article&sid;=5383
Fonte: polimerica.it
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