Più differenziata uguale meno Tarsu. Meglio le amministrazioni hanno gestito lo smaltimento rifiuti, meno pagheranno di tasse i cittadini. Tarsu più bassa per gli abitanti dei comuni della Sardegna più virtuosi: quest'anno beneficeranno delle premialità previste dalla Regione per incentivare la raccolta differenziata dei rifiuti urbani.
di Ennio Neri
Dal 1 gennaio fino al 31 dicembre di quest'anno la Regione ha confermato, con alcune variazioni, il meccanismo di “premialità-penalità” introdotto nel 2004 per promuovere la differenziata, cresciuta dal 2,8% del 2002 al 28% del 2007. L'obiettivo per quest'anno é fissato al 50%, per il 2010 sarà del 60% fino a raggiungere il 70% nel 2012. E i comuni che nel 2009 risparmieranno sulle tariffe di smaltimento, dovranno dimostrare alla Regione, entro la data di approvazione del bilancio di previsione 2010, di aver destinato questi risparmi all'abbattimento della tassa d'igiene urbana applicata al cittadino, pena la mancata erogazione di premialità per l'annualità 2010.
La Regione, inoltre, si prepara a incassare le penalità dei pochi comuni che non hanno provveduto a pagare gli anni scorsi: i morosi saranno penalizzati nell'accesso a eventuali finanziamenti, di qualsiasi natura, gestiti dall'assessorato all'Ambiente. I comuni virtuosi dovranno raggiungere il 50% di raccolta differenziata (considerando umido, carta/cartone, plastica, vetro e lattine), di cui almeno il 15% di umido: beneficeranno di uno sgravio del 20% della tariffa di smaltimento.
Il risparmio risulterà raddoppiato per i comuni che raggiungeranno almeno il 60%, di cui almeno il 15% di umido. Regime particolare é previsto per i comuni che conferiscono ai termovalorizzatori di Macomer e Capoterra: per questi la premialità risulterà maggiorata (pari al 30% per quelli che superano il 50% della differenziata e al 50% per quelli che toccheranno almeno il 60%, fermo restando sempre il 15% di umido) per compensare in parte le tariffe più alte applicate. Inoltre, i comuni più virtuosi avranno una corsia preferenziale nell'assegnazione nel 2009 di nuovi finanziamenti regionali in materia di gestione di rifiuti urbani.
Secondo i dati diffusi dall'assessorato regionale alla Difesa dell'ambiente. La Sardegna é primi posti della classifica nazionale per capacità di raccolta differenziata: a dicembre 2007 ammontava a 240.000 tonnellate, pari al 28% dei rifiuti prodotti, che superano le 862.000 tonnellate. Ogni sardo residente produce in un anno 469 chili di spazzatura. Il Cagliaritano, con il 34% é la provincia in cui la produzione é più elevata, seguita da Sassari, con il 19,6% e da Olbia-Tempio, con il 15,3%. Secondo dati diffusi dall'assessorato regionale all'Ambiente, fra i 1.081 "Comuni più ricicloni" d'Italia, l'isola occupa il sesto posto, con 31 centri che hanno abbondantemente superato la soglia del 40% di raccolta differenziata a livello urbano.
Con al Piano regionale dei rifiuti che la Giunta ha adottato nell'aprile scorso, sono stati stabiliti obiettivi come la riduzione della produzione dei rifiuti urbani, il 70% di raccolta differenziata nel 2012 (quest'anno la percentuale sarà pari al 50), il recupero di materia dai rifiuti (carta, plastica, vetro, alluminio, acciaio, legno) per la produzione di beni ricilcati, la valorizzazione energetica del secco residuo e lo smaltimento del solo rifiuto non altrimenti valorizzabile. Per il 2009 é previsto che si raccolga almeno il 15% dell'umido.
Per raggiungere gli obiettivi la Regione ha stanziato 23 milioni di euro, in particolare per dotare di un ecocentro ogni comune. Il piano punta a una sola Autorità d'ambito per la gestione unitaria del recupero e dello smaltimento, con tariffa unica a livello regionale per tali fasi. Sul fronte delle politiche per la riduzione dei rifiuti é stata attivata la procedura per l'erogazione alle associazione dei Comuni già costituite di un contributo per iniziative di compostaggio domestico.
Url : http://www.altravoce.net/2009/01/08/tarsu.html
Fonte: altravoce.net
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