La Puglia è la regione che si colloca al terzo posto nella classifica dell’illegalità ambientale. E’ quanto si legge nel rapporto annuale Ecomafie di Legambiente, presentato oggi a Roma, e il foggiano in particolare risulta un territorio dove è particolarmente diffusa la pratica di smaltimento illegale, nei terreni agricoli, dei rifiuti prodotti dal centro nord. A conferma di questa tendenza oggi il Noe di Bari ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 12 imprenditori foggiani che operano nel settore della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti. E ha messo sotto sequestro una discarica abusiva di circa 500.000 metri cubi, un laboratorio di analisi di Manfredonia e 42 autocarri appartenenti a diverse ditte.
L´operazione è stata eseguita nell’ambito dell’inchiesta denominata Black River, sulla verifica della corretta esecuzione dei lavori di ampliamento della discarica Rsu del Comune di Deliceto (Fg), eseguiti in un area confinante con gli argini del fiume Cervaro, area sottoposta a vincolo paesaggistico. Agli arrestati vengono contestati, a vario titolo, diversi reati: associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito dei rifiuti, disastro ambientale, falso, deturpamento di bellezze naturali, danneggiamento e deviazione delle acque di un fiume. Per smaltire illecitamente i rifiuti costituiti apparentemente da terre e rocce di scavo non caratterizzate, sarebbe infatti stato danneggiato il fiume Cervaro, in un tratto sottoposto a vincolo paesaggistico. Oltre agli arrestati sono un centinaio le persone, tutte residenti nella provincia di Foggia.
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Fonte: greenreport.it
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