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La Provincia di Grosseto fa il punto sulla gestione del ciclo dei rifiuti


08 January 2009

La fotografia della gestione integrata del ciclo dei rifiuti in Maremma � stata presentata questa mattina in occasione della pubblicazione del primo rapporto dell�Osservatorio provinciale di Grosseto. Fatto l�anno zero nel 2002, data dell�approvazione del piano provinciale sui rifiuti urbani, sino al 2007, ultimo anno di dati certificati attualmente disponibile, il rapporto fa il punto degli ultimi cinque anni e, ha spiegato l�assessore provinciale Giancarlo Farnetani �sar� uno strumento di lavoro per la prossima attivit� all�interno del nuovo Ato (Toscana sud), nato a novembre per effetto della nuova legislazione regionale�.

�L�ultima volta che si parler� di percentuali di raccolte differenziate - ha continuato Farnetani - dato che con la nuova direttiva si dovr� ragionare di obiettivi di riutilizzo e riciclaggio�. E chiss�, forse andr� un po� meglio per le cifre che ad oggi presentano una provincia ancora piuttosto zoppicante, sia per i dati di produzione, che di raccolte differenziate sia per la capacit� di chiudere il ciclo per la carenza degli impianti.

Riguardo alla produzione, a fronte di un aumento registrato nel 2004-2005 �la tendenza � verso una riduzione, che pare consolidata anche dai dati 2008� ha detto ancora Farnetani, spiegandola con una maggiore sensibilit� diffusa ma anche grazie ai progetti attivati dall�amministrazione provinciale: il compostaggio domestico che ha visto consegnati a fine 2008 2500 compostiere e un progetto sulla spesa consapevole che ha coinvolto scuole e grande distribuzione. E per il 2009 la provincia ha annunciato di aver gi� aderito alla campagna europea �meno 100kg in 1 anno per abitante�.
Anche se l�assessore non ha nascosto che Grosseto rimane ancora una delle province con la maggior produzione procapite di rifiuti urbani.

Altro nodo da risolvere � la situazione impiantistica e quindi i flussi in uscita dalla provincia, in particolare riguardo alla frazione organica, per cui non esistono al momento impianti idonei alla trasformazione in compost. Una situazione che potr� migliorare sia grazie alla riattivazione dell�impianto di Monterotondo marittimo, sia �per effetto - come ha sottolineato il vicepresidente dell�Ato sud, Massimo Ricci - dell�accordo fatto nell�ambito dell�Ato di portare la frazione organica all�impianto delle Cortine a servizio di Siena in attesa che sia pronto quello di selezione delle Strillaie�.

L�impianto, previsto a servizio di gran parte della provincia, � arrivato a fine anno alla conclusione dell�iter amministrativo; adesso � avviata la fase tecnica che porter� all�avvio dei lavori. Su cui si auspica che la linea prioritaria sia proprio quella della produzione di compost: �su questo - ha dichiarato ancora Ricci -l�Ato 9 prima di confluire nel nuovo ambito ha formalizzato alla societ� che costruir� e gestir� l�impianto, la necessit� di anticipare la realizzazione della linea di trattamento dell�organico rispetto alla selezione dell�indifferenziato�.

Non vanno meglio i dati che riguardano gli obiettivi di raccolta differenziata, �che negli ultimi anni � diminuita anzich� aumentare� ha detto Saimo Biliotti, il presidente dell�azienda (Coseca) che gestisce gran parte dei comuni della provincia. �La tendenza dei dati del 2008 � ha aggiunto Biliotti- fa emergere in alcuni comuni un aumento e la tendenza si stabilizzer� senza dubbio nel corso del 2009 con l�avvio della raccolta porta a porta prevista in molti comuni, compreso il capoluogo�.

�Il lavoro svolto dall�azienda sull�analisi dei dati della gestione dei rifiuti (che ha portato alla pubblicazioni del rapporto, ndr) -ha detto ancora Biliotti- � importante perch� permetter� da ora in poi di calcolare il costo effettivo del servizio erogato ai comuni, un passo avanti anche nell�ottica del gestore unico previsto per il nuovo Ato�.

Per presentarsi alla gara che dovr� essere bandita entro il 20 marzo prossimo, il Coseca sta costituendo un consorzio con le altre societ� presenti nei tre ambiti di partenza che hanno dato vita all�Ato Sud e sta lavorando alla predisposizione di una bozza di regolamento di igiene urbana per i comuni �per lavorare nell�ottica di una maggiore omogeneit� all�interno dell�Ato� che riguarder� anche l�assimilazione degli speciali. Su questo punto Biliotti � stato molto esplicito: �non si potr� pi� fare l�assimilazione. Stiamo lavorando ad un progetto per garantire la raccolta degli speciali di produzione artigianale ricorrendo ad altre aziende presenti in provincia e all�ipotesi di realizzare piccoli impianti di stoccaggio�. Sar� da vedere quanto i comuni saranno pronti ad accettare l�ipotesi di non ricorrere all�assimilazione, che rappresenta un interessante introito, cui difficilmente vorranno rinunciare.

Insomma le varie tessere per avviare l�Ato Sud cominciano ad essere inserite, ma rimangono - a detta di tutti gli attori - ancora due elementi su cui impegnarsi: l�avvio di una raccolta differenziata pi� spinta e gli impianti necessari a supportarla. Su questo per� incombe lo spettro recessione: �i prezzi delle materie prime sono caduti di colpo e si sono trascinati dietro anche quelli delle materie seconde - ha sottolineato Antonio Canova, dirigente della provincia - Speriamo che la crisi economica passi presto, altrimenti potrebbero esserci ripercussioni serie sulle raccolte e il fatto di non avere autonomia di smaltimento potrebbe determinare una situazione non rosea per la nostra provincia�.

Url : http://www.greenreport.it/contenuti/leggi.php?id_cont=17375
Fonte: Greenreport

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